L’Italia esce sconfitta anche nella sfida della terza giornata da Panama, per 2-0 e vede complicarsi maledettamente il suo cammino verso i quarti di finale, ora veramente appeso a un filo. Ma per i tifosi parmigiani c’è un motivo di grande soddisfazione: Matteo Bocchi è salito sul monte di lancio nell’ottavo inning, chiudendolo da lanciatore navigato e diventando così il quarto giocatore parmigiano a giocare in un World Baseball Classic, dopo Zileri, Desimoni e Sebastiano Poma (se allarghiamo invece ai giocatori del Parma in generale, dobbiamo contare anche Dallospedale, Corradini, Grifantini e Mirabal con la casacca della Colombia)
Gli azzurri giocano un grandissima partita difensiva, con giocate da applausi, vengono tenuti in partita da un pitching staff decisamente in giornata, nel quale debutta splendidamente il “nostro” Matteo Bocchi, che chiude un difficile ottavo inning alla grande con due splendidi strike-out. A mancare è però l’attacco, che aveva realizzato ventidue valide nelle prime due sfide e si è inceppato sul più bello, fermandosi a cinque valide, ma soprattutto sprecando clamorosamente diverse occasioni con corridori in zona punto.
In svantaggio al secondo inning, per il gran fuoricampo del prospetto Ramos sul conto di 3 ball e 0 strike (segno che a certi livelli non bisogna mai dare nulla per scontato…), ha avuto già al cambio campo la possibilità di pareggiare, quando Lopez ha prima battuto valido, poi ha raggiunto la seconda su lancio pazzo, ma Mastrobuoni è terminato out in prima con una rimbalzante in diamante e Miroglio si è esibito in un inutile pop-fly sul terza base. Al quinto, con corridori in seconda e terza e un out, dopo il gran doppio per regola al centro di Lopez, la base ball di Mastrobuoni e il bunt di sacrificio di Miroglio, ci sarebbe stata la chiamata di squeeze play, viste le difficoltà che stava attraversando l’attacco, invece David Fletcher è andato al volo dal prima base con un Pop-fly e Sal Frelick è terminato al volo dall’esterno centro. Al settimo Panama allunga ancora trovando la valida vincente, il singolo di Cordoba a sinistra, con due eliminati. Al cambio campo due ottime giocate della difesa di Panama (e due Challenge che hanno dato torto agli azzurri), hanno tenuto a zero la squadra di Piazza.
Nella parte alta dell’ottava ai tifosi parmigiani si è fermato il respiro, quando le immagini televisive hanno inquadrato Matteo Bocchi prendere posto sul monte di lancio. Il ventisettenne parmigiano non si è lasciato tradire dall’emozione e ha prima mandato out in diamante Caballero, poi si è preso il lusso di lasciare al piatto il signor Tejada e infine ha fatto sventolare a vuoto anche Betancurt. Poi, senza battere ciglio, è rientrato in dug-out a prendersi gli “High-five” dei compagni.
Il nono attacco azzurro si è aperto con grandi speranze: il partente Baldonado ha lasciato il monte a Guerra che ha subito concesso la base ball a Dominic Fletcher, poi subito il singolo al centro da Brett Sullivan. Ma dopo il Kappa subito da Valente, i sogni italiani si sono infranti sulla battuta in doppio gioco di Nicky Lopez, ironia del destino, proprio colui che fino a quel momento era stato il migliore azzurro.
“Abbiamo fatto bene in difesa, ma non siamo riusciti a trovare la valida decisiva. Se sprechi cosi tante occasioni con corridori in posizione punto, è impossibile vincere” è stata l’amara ammissione del manager Mike Piazza in conferenza stampa post gara, che poi ha concluso affermando: “Siamo stati un po’ troppo frenetici in battuta nei momenti importanti. Oggi in attacco è stata dura.”
Per le analisi e le eventuali critiche ci sarà tempo, adesso servono massima concentrazione e grandissima determinazione per battere l’Olanda (ore 12,00 Skysport Arena), sperando anche in un successo di Cuba su Taipei. In quel caso tutte le cinque squadre del girone si troverebbero con due vittorie e due sconfitte e per determinare le due squadre qualificate alla seconda fase e l’ultima classificata, che dovrà partecipare al girone di qualificazione per la prossima edizione del WBC, sarà necessario ricorrere al famigerato Team Quality Balance.