Uno a uno e palla al centro. Superbo, sicuro, magistrale, quasi perfetto il Parmaclima che si è portato in vantaggio nella serie di semifinale, vincendo per 5-3 Gara-1 venerdì sera allo stadio dei Pirati, bruttino e timoroso quello che la sera successiva ha ceduto per 8-4 e permesso ai padroni di casa di riequilibrare il conto. La differenza l’ha fatta la sicurezza data da un lanciatore dominante come Casanova nel primo incontro, mentre, come spesso succede, quando il gigante cubano non è sul monte di lancio, la squadra di Poma, inconsciamente, scende in campo più timorosa, anche nel box di battuta. Non è tutto qui, ovviamente: il terrificante fuoricampo da 3 punti con il quale Sambucci ha portato il Parmaclima in vantaggio al primo inning, ha rappresentato adrenalina pura per tutta la squadra e per il suo lanciatore che, dopo aver subito un punto nella parte bassa della ripresa, è filato via liscio, prendendo a pallate i battitori riminesi, ai quali ha concesso solo quattro valide in 7 riprese, prima di lasciare spazio a Ulfrido Garcia. Aiutato anche, il partente di Poma, da una difesa imperforabile, che ha trovato in Luca Scalera uno dei migliori interpreti, come al sesto, quando ha dato il via ad un doppio gioco casa-prima decisivo per stroncare le velleità di rimonta del Rimini, in una ripresa che poteva trasformarsi in un incubo per Parma. Certo, è andato, come si dice in gergo, tutto bene: il perfetto bunt di sacrificio di Poma con due strike a carico, l’errore dell’esterno riminese che ha permesso a Parma di segnare il quinto punto, per esempio. Ma la fortuna va sempre cercata e la squadra ducale ci ha messo molta farina del proprio sacco. Vincente si è rivelata anche la scelta dello staff tecnico di far chiudere l’incontro a Garcia, perfetto ad eccezione del fuoricampo subito al nono da Ustariz, che però non ha portato conseguenze. Inevitabilmente tale scelta ha penalizzato Parma in gara 2. Con Garcia partente, ma forzatamente limitato nell’autonomia, il Rimini, sorretto sul monte da un ottimo Bassani, contro il quale i battitori parmigiani hanno colpito la miseria di due valide, è stato bravo a portarsi subito in vantaggio per 2-0 nelle prime tre riprese. Il Parmaclima sembrava in grado di rimettere in carreggiata la sfida, segnando nella parte alta del quarto, con due doppi consecutivi, ma al cambio campo tutti i problemi del monte di lancio si sono palesati nelle difficoltà incontrate dai rilievi Pomponi e Rivera: tre punti al quarto, tre al quinto hanno permesso al Rimini di tutelarsi dal forcing ducale delle riprese finali, nelle quali uno scatenato Gradali, con due doppi, ha permesso al Parmaclima di portarsi sul 8-4, risultato finale dell’incontro. La serie è tutta da giocare, ma è chiaro che la sfida di martedì sera a Parma, se non decisiva, si presenta fondamentale. Vincendola Parma metterebbe una seria ipoteca sulla qualificazione alla finale, anche perché poi, in caso di sconfitta in Gara-4, nella bella di sabato a Rimini, avrebbe di nuovo a disposizione Casanova. Diversamente, perdendola, la squadra di Poma vedrebbe ridotte al lumicino le sue speranze, almeno sulla carta, perché nel baseball, lo ha dimostrato la sfida di venerdì, non c’è mai nulla di scontato. Certo è che ora, dal punto di vista psicologico Parma qualche vantaggio lo ha…
Bene così, ora si gioca a Parma…
Obiettivo minimo raggiunto dal Parmaclima nelle prime due sfide di semifinale: vittoria importante in Gara-1, pareggio riminese in Gara-2 e ora due partite sicure al "Cavalli". Determinante per la serie l'esito della sfida di martedì.