Mattia Mercuri, classe 1994, da Nettuno, è alla sua prima stagione con la casacca del Parmaclima. Il giovane interno ha avuto un inizio di stagione altalenante: partito molto bene, ha accusato una flessione, per poi riprendersi nelle ultime sfide. Testardo, meticoloso e determinato, Mattia è sempre alla ricerca della perfezione: anche sabato mattina, al termine dell’evento al quale ha partecipato insieme ai compagni Stefano Desimoni e Aldo Koutsoyanopoulos, con gli studenti del corso di inglese dell’istituto My English School, molto apprezzato, si è dedicato ad una sessione di allenamento di battuta individuale. In una giornata per la quale lo staff tecnico aveva prescritto assoluto riposo. Ma questo non fa altro che aumentare i meriti di un ragazzo che è entrato nell’ambiente Parma in punta di piedi e con grande umiltà si è velocemente ambientato. “Parma è una realtà da prendere ad esempio- ha spiegato nel corso della nostra lunga intervista video – qui i giocatori vengono trattati benissimo, c’è una grande attenzione a tutti i dettagli: la società non si limita a mandare una squadra in campo, ma si adopera per fare in modo che ogni giocatore si trovi a proprio agio, provvedendo a ogni particolare. Qui mi sento quasi un giocatore professionista”
Riguardo al suo rendimento, dice: “Mi sono reso conto che spesso ho sprecato dei turni, non sono mai soddisfatto e cerco di fare sempre meglio. Certamente giocare solo due partite a settimana, con sole sette squadre non aiuta a prendere il ritmo. Anche perché appena pensi di aver trovato la condizione, già ti devi fermare per il turno di riposo.”
Sul livello del campionato: “Sono d’accordo che in questa prima parte si sia abbassato il livello dei lanciatori, infatti si vedono partite con punteggi più alti e molti fuoricampo. Non credo sia a causa delle nuove palline: molti sarebbero stati fuoricampo anche lo scorso anno.”
La settimana prossima è in programma la Coppa dei Campioni: “So che Parma l’ha vinta molte volte e ci tiene molto: per noi sarà una grande occasione e cercheremo di essere all’altezza. Giocheremo senza pressioni.