Quattro anni fa, di questi tempi, il vecchio Parma baseball annaspava all’ultimo posto del campionato di IBL e all’orizzonte si addensavano nuvole che non promettevano nulla di buono; nel febbraio del 2016 Parma non era ancora iscritta al massimo campionato e rischiava seriamente di veder polverizzato un passato glorioso, fatto di scudetti e titoli europei. Lo scorso anno, la squadra guidata dalla nuova società denominata 1949 Parma baseball club, a soli tre anni dalla nascita, ha raggiunto la finale scudetto, portando la Fortitudo Bologna ad un nulla da gara-5. Oggi, dalle 14,30 circa è ufficialmente in semifinale di Coppa dei Campioni e domani pomeriggio, alle 14,30 sul diamante del “Gianni Falchi” di Bologna si giocherà l’accesso alla finalissima affrontando i Pirates di Amsterdam. Questo per sottolineare la grandissima impresa compiuta sicuramente dalla squadra, ma anche, se non soprattutto, da tutti coloro che in questi tre anni hanno lavorato e contribuito a questo risultato sacrificando spesso tanto del proprio tempo libero, con passione, determinazione e forza di volontà. A tutti coloro, nessuno escluso, che non hanno mai smesso di credere di poter riportare la nostra città ai massimi livelli continentali va il più grosso GRAZIE possibile. Credo sia giusto sottolinearlo ora, perché poi la gioia di una vittoria o l’amarezza di una sconfitta potrebbero farlo involontariamente passare sotto silenzio e non sarebbe giusto.
Parma è arrivata a questo traguardo che, se vogliamo, alla vigilia della manifestazione era assolutamente nell’ordine delle cose, quattro anni fa non era nemmeno lontanamente immaginabile.
Il pass è stato staccato al termine di una sfida che era iniziata decisamente in salita. Al secondo inning, una partenza incerta sul monte di lancio di Mattia Aldegheri ha permesso ai tedeschi del Bonn Capitals addirittura sette punti. Ma il Parmaclima ha dimostrato immediatamente di volere fortissimamente la semifinale e al cambio campo uno strepitoso fuoricampo di Flisi da tre punti da il via alla riscossa. Due singoli, di Poma e ancora di Flisi, una battuta in scelta difesa di Zileri e una base ball a Mercuri, entrambe a basi piene hanno fissato il risultato al termine della parte alta del terzo inning sull’8-7 per Parma. Passata la paura, Parma ha poi allungato con un fuoricampo di Zileri al quarto, un singolo di Mirabal al sesto, un fuoricampo di Scalera da tre punti all’ottavo, un altro da due punti di Sambucci e un doppio ancora di Scalera al nono, fissando il risultato sul 17-8, grazie anche all’ottima prova di Schiavoni e soprattutto di Rivera sul monte, poi rilevato per l’ultima ripresa da Paolini all’ultimo inning che ha così esordito sul monte in European Cup.
Domani alle 14,30 la sfida all’L&D Amsterdam per l’accesso alla finale. Non è stato annunciato il nome del lanciatore partente, ma molti indizi portano a Junior Oberto, che ancora non ha effettuato alcun lancio nella competizione. Ovviamente Habeck e soprattutto Casanova sono pronti a dare il loro contributo.