Dopo la visita al Sala Baganza, ospite in via Parigi, siamo saliti in auto e abbiamo attraversato la città fino al capo opposto della via Emilia, per entrare nel quartier generale della Crocetta, a San Pancrazio. Mentre al bar del centro sportivo si disquisisce sulle problematiche relative al Coronavirus, all’interno del PalaFarma, le bimbe della Crocetta softball stanno terminando la loro sessione di allenamento, guidate da Carlo Ferrari e noi ne approfittiamo per rubare qualche minuto al manager della squadra di serie B di baseball, Beppe Begani, che ha appena istruito i suoi ragazzi sull’organizzazione della seduta che seguirà.
Il tecnico, reduce da tre stagioni allo Junior Parma, con una qualificazione ai play-off e due salvezze ottenute, torna nella società nella quale aveva mosso i primi passi come tecnico e con la quale aveva conquistato lo scudetto Under 15. La possibilità di tornare a guidare i ragazzi che ha cresciuto nelle giovanili lo allettava particolarmente e accettare le offerte della società è stato un passo naturale. Arriva in un ambiente carico di entusiasmo, dove le ambizioni sono legittimate dalla costruzione di una squadra di prim’ordine, che non fa mistero di puntare apertamente al salto di categoria. Non può essere altrimenti, quando nel roster si scorrono i nomi di Manuel Piazza, Guido Gerali, Davide Azzali, Alberto Fossa, Tomas Guareschi, rientrati dopo le esperienze maturate anche in squadre importanti, in serie A2 e in serie A1. Attorno a loro, confermatissimi i giovani che si sono messi in luce già nelle passate stagioni. Tra gli altri, il capitano Federico Dentoni, che abbiamo intervistato e che potrete ascoltare nelle prossime settimane, rimasto nonostante richieste da squadre di categoria superiore.
Nessuna fretta, niente pressione, ma gli obiettivi sono chiari e il manager lo ha spiegato subito ai suoi ragazzi, al primo allenamento: “Siamo qui perché abbiamo scelto di esserci: chi perché ha scelto di tornare, chi perché ha scelto di restare. Tutti perché crediamo di poter costruire qui qualcosa di importante!”
Anche tra le fila della Farma c’è grande entusiasmo in vista dell’inizio dello Spring Training: “Siamo tante squadre di livello, credo che fosse l’idea migliore quella di sedersi attorno ad un tavolo e organizzare qualcosa insieme, per mettere inning nelle braccia e giocare partite già competitive. Per i ragazzi ci sarà la possibilità di mettersi in mostra e per le squadre maggiori l’opportunità di vedere all’opera giovani interessanti. Inoltre l’arlìa, lo spirito di competizione tra giocatori della stessa città, aiuterà ad entrare più velocemente nel clima del campionato.