Parma vince ma non convince, Collecchio perde e recrimina (con se stessa). Con queste poche parole si potrebbe riassumere il racconto della gara di venerdì sera a Collecchio.
Alla fine è stato il Parmaclima a prevalere sui padroni di casa per 7-5 agli extra inning, in una gara in cui l’inerzia cambiava continuamente spostandosi da una formazione all’altra. Di sicuro non è stata una partita bella dal punto di vista tecnico, ma l’equilibrio e l’incertezza perdurante l’hanno resa quantomeno piacevole ed interessante.
Parma ha confermato in toto il lineup della gara vincente di mercoledì scorso, mentre Collecchio ha cambiato Coffrini, spostando Pasotto sul cuscino di prima, Simone Calasso all’esterno sinistro e facendo esordire Luca Ferrarini come battitore designato. Sul monte si sono sfidati Mattia Aldegheri per gli ospiti ed il neo acquisto Diego Fabiani per Collecchio. Quest’ultimo è stato protagonista di un eccellente avvio di partita, subendo una sola valida nel secondo inning da Sambucci (la prima di tutto l’incontro) e mettendo a segno per 7 strikeouts. Qualche problema in più invece per Aldegheri, costretto ad affrontare in tutte le riprese almeno un battitore con corridori in zona punto. Ed è proprio nei primi innings che Collecchio avrebbe avuto l’occasione di portarsi in vantaggio: nel secondo inning, Valenti si era ritrovato in terza base dopo essere stato colpito da un lancio ed approfittando di due lanci pazzi di Aldegheri. Alfieri però non è riuscito a mettere la palla in gioco, per sfruttare la situazione di un solo out, finendo strikeout, seguito da Ferrarini eliminato in prima base dall’assistenza di Paolini. Nell’inning successivo invece un doppio da leadoff di Pietro Mantovani è stato annullato da un tentativo infelice e non riuscito di rubare la terza base.
Nel frattempo il lineup di Parma non è mai riuscito ad impensierire Fabiani o la difesa collecchiese; solo in un frangente difatti Sebastiano Poma è riuscito ad arrivare in seconda base grazie ad una rubata… decisamente troppo poco.
A rompere gli equilibri ci hanno pensato i padroni di casa al quarto, con un singolo al centro di Alfieri e due basi ball guadagnate da Lori e Ferrarini su un Aldegheri in crisi di controllo. Basi piene e cambio immediato sul monte del Parmaclima, con l’esordiente Gonzalez che è entrato però malissimo in partita colpendo sia Mantovani che Battioni e permettendo a Collecchio di portarsi avanti 2-0.
Nella quinta ripresa è finita anche la partita di Fabiani per Collecchio, sostituito da Dallaturca dopo aver concesso una gita gratuita in prima base a Giarola (prima di questo erano ben 9 i battitori ospiti eliminati consecutivamente).
Dal sesto inning la partita ha cambiato completamente volto. Il lineup di Poma ha dato segni di vita ed improvvisamente un singolo di Gradali, subentrato ad Alfiniti, ed il successivo fuoricampo di Paolini hanno pareggiato il conto sul 2-2, ponendo fine alla presenza sul monte di Dallaturca, sostituito dal giovane ed appena tesserato Manuel Abreu Florimon.
Gonzalez ha continuato a faticare anche durante il sesto attacco collecchiese, lasciando posto a Yomel Rivera dopo due basi su ball concesse consecutivamente a Catalano e Coffrini. Ed è proprio con questi due corridori in base che una battuta apparentemente innocua di Battioni si è trasformata nel nuovo vantaggio di casa, sfruttando uno svarione di Gradali sul cuscino di terza che, calcolando male il rimbalzo della pallina, se l’è vista sfilare sotto le gambe e finire verso l’esterno sinistro.
Partita finita? Nemmeno per sogno! Abreu nel settimo inning prima è riuscito ad eliminare facilmente Zileri (entrato anch’egli come pinch hitter al posto di Viloria un paio di inning prima), poi ha perso il controllo dei propri lanci regalando le basi a Deotto e Gradali. Meo Saccardi ha provato a difendersi mandando sul monte Romano Bertolini, ma con risultati tutt’altro che apprezzabili. Dopo una base intenzionale concessa a Paolini a seguito di un lancio pazzo, il destrorso è riuscito prima ad eliminare Deotto durante la sua corsa a casa base, portandosi ad un solo out dalla vittoria, ma poi ha perso completamente il controllo dei suoi lanci concedendo a basi piene un lancio pazzo, colpendo Sambucci e regalando una camminata in prima base a Poma. Ognuno di questi errori è costato un punto ai padroni di casa, che si sono ritrovati sotto 5-3 dopo essere stati ad un solo out da una incredibile e storica vittoria.
Gli uomini di Saccardi non si sono fatti prendere dallo sconforto ed approfittando di un momento di difficoltà di Rivera sono riusciti addirittura a pareggiare nella parte bassa del settimo grazie alle valide di Pasotto e Valenti. Il punto del pareggio è arrivato però da un errore da matita rossa di Sambucci che si è fatto sfuggire dal guantone un tentativo di pick-off, permettendo a Pasotto di segnare il punto del 5-5.
Gara ancora in parità, tutto da rifare. I direttori di gara a questo punto sono andati un po’ in confusione, indicando inizialmente ai giocatori di schierarsi in campo per giocare il tie-break con uomini in prima e seconda base, salvo poi tornare (giustamente) sui propri passi, in quanto il regolamento, alquanto bizzarro, prevede ancora il tie-break solo dal decimo inning.
L’ottava e decisiva ripresa quindi si è giocata “normalmente”, partendo da una situazione di basi vuote. Quelle del Parmaclima si sono però riempite ben presto, grazie alla cattiva serata di Bertolini che ha colpito prima Zileri e poi Deotto. A poco è valso il tentativo disperato di rimettere sul monte Edoardo Acerbi, partente di Collecchio mercoledì scorso, il quale concedendo un’altra base su ball e 2 lanci pazzi ha regalato altri 2 punti agli ospiti. La chiusura di Rivera con 3k (6 consecutivi considerando anche l’inning precedente) ha fissato il punteggio sul 7-5 finale per Parma.
Parma si porta a casa una vittoria che, per come stava andando l’incontro, vale tanto oro quanto pesa, soprattutto in una serata negativa in box di battuta come quella andata in scena venerdì. Gli ultimi 5 punti sono arrivati senza mettere una sola volta la palla in gioco e le sole 4 valide totali non sono un bottino che può far dormire sonni tranquilli al manager Poma. Ma se da una parte è vero che una grande squadra deve saper sfruttare anche i momenti negativi degli avversari, dall’altra è vero che se Parma vuole essere protagonista di questo campionato deve fare di più, molto di più. La notizia più bella della serata è stata senza dubbio la prestazione di Yomel Rivera che con i suoi 8k, comprensivi dei 6 consecutivi nel finale di partita, è riuscito a ridare fiducia ed a spingere i suoi compagni verso la vittoria. Prestazione sotto la sufficienza invece per Mattia Aldegheri, che ha dovuto lottare contro la zona dello strike per tutto l’incontro.
Collecchio ha molto su cui recriminare e riflettere, ma di certo ha mostrato di avere carattere ed un gruppo compatto che non molla facilmente. La prestazione di Fabiani sul monte è stata superlativa, con 7 strikeouts ed 1 sola valida subita in 4.1 riprese. I dolori, purtroppo, vengono dal resto del monte di lancio: 9 basi ball concesse, 3 battitori colpiti e 4 lanci pazzi negli ultimi 2 innings e mezzo gridano davvero vendetta. Il lineup ha dimostrato di poter reggere la categoria, ma per potersi togliere qualche soddisfazione Meo Saccardi e tutto il suo staff dovranno lavorare molto per riuscire a trovare equilibrio e stabilità sul monte di lancio.
Sabato sera alle ore 21 si giocherà gara 3, sempre a Collecchio, sempre alle ore 21. Probabili partenti saranno Manuel Santana per i padroni di casa e Francesco Nardi per il Parmaclima.