Si comincia, finalmente. Si comincia, dopo due anni di pandemia, con una stagione “completa”, che nelle intenzioni della federazione dovrebbe rappresentare un punto di svolta per il baseball italiano, nonostante lo scetticismo di molti addetti ai lavori.
“Trenta squadre, cinquantacinque partite”
Massimo campionato, come lo scorso anno a 32 squadre, diventate 30 in seguito alle rinunce, ma tre distinte fasi: nella prima quattro gironi da otto squadre, due delle quali sono teste di serie, che lo scorso anno hanno disputato la poule scudetto, con due partite settimanali di nove inning con solo girone di andata, per un totale di 28 partite. Le prime due classificate di ogni girone passeranno alla fase successiva, nella quale verranno divise in ulteriori due raggruppamenti da quattro, con la disputa di tre gare settimanali sulla distanza delle sette riprese, con incontri di andata, ritorno e intergirone, per un totale di 27 partite, che porteranno il totale a 55. Le prime due di ciascun girone disputeranno la serie di semifinale al meglio delle sette partite, sempre su sette riprese, per qualificare le vincenti alle Italian Baseball series. Le ventiquattro squadre che non accedono alla “poule scudetto”, si sfideranno in quattro gironi da sei, andata e ritorno, sulle nove riprese. Le ultime di ciascun girone disputeranno i paly-out per evitare la retrocessione. Altra novità è costituita dalla Coppa Italia, alla quale parteciperanno tutte le squadre, ad eccezione di quelle coinvolte nei play-out. Le semifinaliste del campionato entreranno in gioco solo nell’ultima fase.
“Partite più veloci?”
Novità anche nelle regole: sarà previsto un cronometraggio (quando arriverà la strumentazione necessaria dalla Cina), tra ogni lancio dei pitchers e nei cambi campo. Cambiate le caratteristiche della regola della “manifesta inferiorità”: sospensione anticipata con venti punti di differenza dopo il quinto inning, quindici dopo il sesto e sempre dieci dopo il settimo.Novità anche per i lanciatori di rilievo, che potranno entrare a chiudere i vari inning.
“La cabala sorride al Parmaclima”
Cambiamenti epocali, dunque, che non hanno mancato di far discutere, ma che, se non altro, faranno sorridere i sostenitori del Parma Clima, che al momento di scrivere queste righe è già in campo per la sua gara d’esordio contro il Settimo Torinese: la cabala irrobustisce infatti i sogni di gloria del gruppo di Poma. Storicamente, i campionati caratterizzati da cambiamenti epocali sono sempre stati vinti da Parma: è successo nel 1985, quando il neo presidente Notari aveva lanciato il primo campionato a girone unico, su tre partite settimanali, senza fase finale, cancellando i cosiddetti “oriundi”, dopo lo scandalo delle Olimpiadi di Los Angeles. E’ successo nel 1991, prima stagione della serie A dei due Gironi, 1 e 2, da dieci squadre e Play-off tra le prime quattro del Girone 1 e le prime due del girone 2. E’ successo di nuovo nel 1994, anno del lancio degli under e della gara a loro riservata, valevole anche per la Coppa Italia. E’ capitato infine nel 2010, l’anno dell’introduzione delle Franchigie e dell’IBL 1 e 2. E la cosa che salta maggiormente all’occhio è che in tre delle quattro occasioni citate, la squadra partiva nel ruolo di “outsider”.
“Un roster di alto livello”
Ruolo, quello di “outsider” o “underdogs” che le viene appiccicato anche alla vigilia di una stagione alla quale si affaccia forte del titolo di Campione d’Europa, che difenderà a Giugno sul diamante di Bonn e di un roster di tutto rispetto. Perso Paolini, il manager Poma si ritrova i cavalli di ritorno Koutsoyanopuolos e il lanciatore canadese Habeck, l’italo-argentino Mauro Schiavon e l’esterno Riccardo Flisi, rientrato dopo una stagione a Collecchio. Tra i nuovi arrivi, invece, il seconda base italo-argentino Tallevi, il lanciatore cubano ex Major League Contreras e l’ex Collecchio Diego Fabiani, il cui ingaggio èp stato ufficializzato solo ieri, a causa di una lunga trattativa con la società titolare del cartellino.
“Tutti a caccia del San Marino”
Le squadre da battere? Ovviamente i campioni d’Italia del San Marino di Doriano Bindi, rinforzati dall’arrivo dell’olandese ex Bologna Lenora e la stessa Fortitudo Unipol, che ha aggiunto gli ex Parma Paolini e Deotto e il ricevitore italo-americano Liberatore, lo scorso anno a Nettuno. Decisi ad inserirsi nella lotta per la qualificazione alla finale anche lo stesso Nettuno, dopo l’ennesima rivoluzione, caratterizzata da acquisti stranieri dai nomi altisonanti, tra i quali l’ex Collecchio Rudy Van Heidoorn e il Grosseto, vero mattatore del mercato invernale.
“Cinque parmigiane in serie A”
Della partita anche le altre quattro parmigiane, più il Poviglio, che di parmigiani tra le sue fila ne ha diversi: Alla Ciemme Oltretorrente e allo stesso Poviglio l’onore di affrontare i campioni d’Europa, nel girone nel quale sono inserite anche Settimo Torinese, Grizzlies Torino, Cagliari, Brescia e Senago. Il Collecchio, insieme alla Fortitudo Bologna, è testa di serie del girone B, che comprende Rovigo, Castelfranco Veneto, Black Panthers Ronchi, Padova, Cervignano e Verona. Infine Sala Baganza e la Farma Crocetta, gemellata con il Parma Clima, si sfideranno con San Marino, Longbridge Bologna, Godo, Mediolanum Rimini, Torre Pedrera e Modena in quello che è forse il girone più difficile. Chiude il girone D, composto da Nettuno, da BBC Grosseto, Academy Nettuno, Athletic’s Bologna e Macerata.