Troppa differenza in campo

Quando una squadra in una delle due partite può rinunciare a due dei suoi migliori giocatori, nell’altra prendersi il lusso di non schierare due dei suoi lanciatori stranieri, eppure vince entrambi gli incontri per manifesta inferiorità, significa che è molto forte e soprattutto che la differenza di valori in campo è decisamente eccessiva. E’ quello che è successo nella prima giornata di campionato, con il Parma clima che ha letteralmente giganteggiato sul Settimo Torinese: 12-1 nel primo incontro, 10-0 nel secondo. Questo sarà purtroppo il leit motiv della stagione anche quest’anno, almeno per quanto riguarda la prima fase.

Astori e Rodriguez superstar

Con tutte le cautele del caso, la squadra di Gianguido Poma, ha già messo in mostra alcune di quelle che saranno le sue migliori caratteristiche: potenza in battuta, velocità sulle basi e, speriamolo, regolarità dei lanciatori. Protagonista principale nel box di battuta è stato senza ombra di dubbio Cesare Astorri: uno straordinario fuoricampo da tre punti, altissimo, sopra il palo del foul di sinistra in gara-1, chiusa a 2 su 4 nel box, un “solo-homer” in Gara-2. Sugli scudi, però anche “el Pichu” Tallevi, autore di un profondo doppio al centra da tre punti e due doppi giochi difensivi in Gara-1, chiusa a 2 su 3, Leo Rodriguez, autore di un fuoricampo in Gara-1, Flisi, Koutsoyanopoulos, Gonzales e Sambucci, questi ultimi tre determinanti nel box in Gara-2. Note positive anche dal monte di lancio: Aldegheri nel primo incontro, pur concedendo cinque punti, ha realizzato quattro strike-out e subito un solo punto, non guadagnato, mentre l’esordiente Fabiani ha chiuso l’incontro immacolato, senza subire valide in tre riprese. Nel secondo incontro molto bene Habeck, che ha lanciato cinque riprese in scioltezza, con dieci “Kappa” e quattro valide concesse. Applausi, però, soprattutto per Francesco Pomponi: tre strike-out e nessuna valida nelle due riprese lanciate prima della sospensione per manifesta inferiorità al settimo.

“una bella giornata di sole e di sport…”

In attesa di impegni più probanti, ma bisognerà attendere la seconda fase, lo staff tecnico ha di che essere soddisfatto. Del valore della rosa a disposizione ne era sicuramente consapevole anche durante l’inverno, ma avere il responso del campo è sicuramente più incoraggiante. Oggi, di più non si poteva pretendere. Nemmeno dal pubblico, presente in 62 unità nell’incontro del pomeriggio e in un centinaio in quello della sera: meriterebbe un premio per aver combattuto il freddo tagliente che si è abbattuto sulla zona di via Confalonieri. Non era certo il clima ideale ne per giocare, ne per assistere ad una partita di baseball. Ma vallo a spiegare a chi decide…

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