Grande prova di forza e carattere dei campioni d’Europa del Parmaclima che rimontano e battono i Campioni del campionato di serie A del san Marino per 2-1, con due fuoricampo del ricevitore Alberto Mineo e dell’interbase Manuel Joseph che capovolgono il temporaneo vantaggio segnato dal San Marino al secondo inning.
Un successo che proietta la squadra di Poma in testa alla classifica e soprattutto in posizione di grande vantaggio nella corsa al primo posto che garantirebbe una serie di semifinale sulla carta più agevole.
Il Parma si presentava all’appuntamento aggiungendo un nome nuovo alla lista degli indisponibili: al lungodegente Rodriguez si affiancava infatti anche il lanciatore Mattia Aldegheri, che ha risentito di un affaticamento al braccio nel corso dell’ultima uscita della prima fase con il Senago, di conseguenza veniva promosso nel ruolo di partente Diego Fabiani che ripagava la fiducia con una prestazione superlativa: in sei riprese sette strike-out, sei valide concesse e tre basi ball. Un solo momento di difficoltà, al secondo inning, quando un suo lancio rimasto alto, veniva trasformato in un doppio da Dudley Leonra che, dopo la base guadagnata da Batista e il singolo realizzato da Pieternella, segnava il punto del vantaggio ospite.
Dall’altro lato, il manager Bindi, come ampiamente previsto, mandava sul monte Gabriele Quattrini, contro il quale il line-up del Parma faticava terribilmente: in quattro riprese zero valide e cinque strike-out. Il pubblico del “Cavalli” restava con gli occhi incollati sul diamante, finalmente contento di assistere ad una vera partita di baseball, giocata sul filo dell’equilibrio, ma si limitava a spellarsi le mani per alcune pregevoli giocate difensive della squadra di casa che, nel corso del quarto attacco perdeva anche il suo capitano Sebastiano Poma, per il riacutizzarsi di un problema alla schiena. Al suo posto entrava, nel line-up Stefano Desimoni, che si posizionava a sinistra, con Flisi a destra e Koutsoyanopoulos al centro. Nella parte alta del quinto, un singolo di Celli, con un out, faceva temere guai per la difesa del Parmaclima, ma anche li Fabiani ne usciva alla grande, facendo battere ad Angulo una facile rimbalzante su Gonzalex, che assisteva a Tallevi per l’eliminazione dello stesso Celli e mandando Lino Correa al volo da Tallevi sull’erba, nella zona dell’esterno destro.
Al cambio campo cambiava completamente l’inerzia della sfida: Alberto Mineo, primo battitore del turno, sul conto di due ball e zero strike, rispondeva alla “sfida” di Quattrini che gli serviva sul piatto d’argento una dritta interna alta e la sparava lontanissima, oltre la recinzione sul centro sinistra. Una legnata terrificante che permetteva a Parma di pareggiare e che soprattutto caricava a mille tutta la squadra. Dopo di lui batteva valido anche Sambucci, costringendo Ceccaroli alla visita al suo partente, ma quando rientrava nel dug-out, Talevi guadagnava andava sul conto di due ball e uno strike, prima di mancare il segnale di batti e corri e non coprire con la mazza la rubata dello stesso Sambucci che veniva quindi inopinatamente colto rubando. I rimpianti aumentavano poco dopo, quando, dopo la base ball guadagnata dall’italo-argentino, Desimoni, contro il neo entrato Mazzocchi, un mancino inserito appositamente dal manager dei campioni d’Italia Bindi, pennellava una valida tra l’interbase e il terza base del San Marino. Sarebbe entrato molto probabilmente il punto del vantaggio. Ma Parma dimostrava ancora una volta grande carattere, non si scomponeva e al sesto metteva la freccia: con uno fuori, Manuel Joseph si presentava al pubblico del Cavalli con fuoricampo a destra, portando Parma in vantaggio. Non era però finita perche nella parte alta del settimo, contro il “closer” Capellano San Marino metteva il punto del pareggio in terza, ferrini, su valida di Celli, con un out. Qui ci voleva un po’ di fortuna e Parma che se l’era meritata tutta, aveva la forza di coglierla: Angulo batteva una rimbalzante insidiosa su Talevi, che allungava il braccio quanto bastava per eliminare Celli, poi assisteva in prima per completare il doppio gioco che regalava vittoria e applausi al Parmaclima.