Intercettate e bloccate sul nascere le trattative tra i suoi giocatori più rappresentativi e i top club del campionato italiano, la dirigenza del Parmaclima si è concentrata sull’inserimento nel roster di giocatori giovani, ma, in parte, con già esperienza ad alto livello. Ecco così arrivare il ricevitore- interno Francesco “Ciccio” Segreto, prodotto del vivaio del Sala Baganza e lo scorso anno in forza alla Farma Crocetta, ma già di proprietà del Parma, ecco il ritorno del lanciatore interno Francesco Pomponi, dopo il suo tentativo di giocare negli USA e, dulcis in fundo, la ciliegina sulla torta: Matteo Bocchi, che nel 2015 aveva preferito la Fortitudo Bologna ad un Parma all’epoca davvero dismesso, per puntare a vincere e soprattutto, prepararsi adeguatamente alla sfida nel baseball americano, che lo ha poi visto protagonista fino al AAA nel 2021, ha accettato la proposta del club di Meli e vestirà dal prossimo anno la casacca a strisce verticali della squadra della sua città.

<Dopo il ritiro di Rivera dall’attività agonistica avevamo individuato nel monte di lancio italiano uno dei punti nei quali rinforzare il nostro roster – dichiara il Direttore Sportivo Maurizio Renaud  all’ufficio stampa del club-. Matteo rappresentava il nostro obiettivo principale, abbiamo riscontrato la sua volontà di tornare a Parma ed è stato semplice trovare un accordo con lui, uno dei migliori lanciatori italiani. La sua carriera nel baseball americano e i risultati raggiunti con la nazionale italiana si commentano da soli. Con il suo arrivo, con le conferme di Mattia Aldegheri e Diego Fabiani e con il ritorno di Francesco Pomponi crediamo di avere costruito un “monte italiano” davvero forte e competitivo>.

Grande soddisfazione anche nelle prime parole di Matteo Bocchi.

<Per me è una grande soddisfazione vestire la divisa della squadra della città in cui sono nato e cresciuto – afferma il nuovo lanciatore della squadra campione d’ Europa -.Dopo tanti anni all’estero non vedo l’ora di lavorare con un gruppo nel quale trovo amici che conosco da tempo. Con loro mi auguro di raggiungere grandi risultati>.

Fino a qui, tutto bene, anzi benissimo. Ma, oltre a comunicare i nomi dei nuovi giocatori, sarebbe opportuno che la società, attraverso l’ufficio stampa o anche a titolo personale, ma in modo ufficiale, spiegasse cosa sta succedendo a livello “politico”. Eravamo a conoscenza degli eventi da un paio di giorni, ma siamo rimasti in attesa di notizie: sia dal Parma baseball, che dalla Federazione e dalle altre società coinvolte, silenzio assoluto, bocche cucite. Anche alla richiesta di spiegazioni, nessuna risposta. E’ stato il BBC Grosseto, con un’intervista al proprio vice presidente Sandro Chimenti, a sganciare la “bomba”: Parma e San Marino (insieme a Academy Nettuno, Brescia e Castelfranco Veneto), non hanno perfezionato l’iscrizione al campionato, entro la data limite del 15 dicembre. Dopo una lunga discussione, il consiglio federale ha deciso di confermare la struttura a 32 squadre, suddivise in quattro gironi da otto e di concedere tempo alle società non iscritte, fino a martedì alle ore 14, per formalizzare la loro iscrizione. Perché un gesto così forte da parte di Parma e San Marino (ma pare che almeno anche Bologna e Grosseto siano sulla stessa lunghezza d’onda, nonostante abbiano deciso di iscriversi ugualmente)? E soprattutto, perché tenerlo nascosto?

Proviamo a dare qualche spiegazione: Le cosiddette “grandi”, quindi Parma, San Marino e Bologna, ma anche Grosseto, Nettuno e Godo sarebbero dello stesso pensiero, hanno chiesto a più riprese alla federazione la creazione di una formula che venisse incontro anche alle esigenze delle squadre di vertice, allo scopo di innalzare il livello del campionato. Confermando invece la formula dello scorso campionato e inviando alle società una circolare attività agonistica completa di formula e modalità di svolgimento del campionato, prima che queste venissero convocate per le riunioni decisive, la FIBS avrebbe disatteso le promesse fatte nei mesi precedenti. E’ chiaro che questa formula con due partite settimanali nella prima fase a quattro gironi da otto squadre, composti grazie al criterio di viciniorità, ha privilegiato gli interessi delle squadre “minori”, ignorando completamente le “big”. “Perché noi dobbiamo nuovamente abbassarci a tutto questo e partecipare ad un campionato scontato per gran parte della sua durata?” devono aver pensato in particolare Parma e San Marino?

Condividiamo la posizione delle big e non perché c’è di mezzo il Parma, ma sarebbe così in ogni caso, però sinceramente viene difficile comprendere il senso di fare un gesto così importante e forte e non renderlo pubblico, non spiegarlo. Cosa succederà adesso? Le società non iscritte hanno tempo fino a martedì per regolarizzare la loro posizione, ma nonostante contatti tra le parti siano ovviamente in corso, è difficile ipotizzare che cambi qualcosa. Avrebbe d’altra parte  poco senso, da parte dei campioni e vice campioni d’Italia cedere dopo due soli giorni e accettare a capo chino una situazione contro la quale si sono battute. Corre voce di una lettera congiunta, da parte dei legali di entrambi i club alla federazione. Non sappiamo quanto possa corrispondere alla realtà e soprattutto non sappiamo che valenza possa avere.

Molto più difficile che nasca un campionato parallelo, quasi impossibile che prenda piede una lega a livello europeo, di sicuro qualcosa nelle prossime ore succederà. Sarebbe però anche ora che ci facessero sapere….

 

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