Con le ultime 4 partite giocate la notte scorsa si sono chiusi anche gli incontri che mancavano per chiudere la prima fase e che dovevano stabilire le ultime tre squadre qualificate per gli ultimi due quarti di finale che si giocheranno a Miami nelle notti tra venerdì e sabato ed in quella successiva. Questo significa che la giornata di domani venerdì 17 marzo sarà la prima senza partite dall’inizio del torneo… segno che la fine di questa fantastica manifestazione si sta avvicinando a grandi passi.
A Phoenix Messico e Stati Uniti hanno ottenuto il pass per i quarti di finale, grazie alle vittorie ottenute rispettivamente contro Canada e Colombia. In questo gruppo ancora tutto poteva accadere ma alla fine hanno prevalso le due squadre favorite. Il Messico è riuscito ad avere la meglio contro un volenteroso Canada rimasto però a corto di lanciatori di qualità. Rob Zastryzny, che aveva il duro compito di arrivare il più profondo possibile, è durato solo due inning nei quali ha concesso 3 valide che sono valsi 3 punti grazie al singolo di Rowdy Tellez ed al doppio di Randy Arozarena. Il fuoricampo di Bo Naylor al quarto aveva riacceso le speranze canadesi ma i problemi sul monte si sono ampiamente palesati al sesto quando il secondo doppio di Randy Arozarena ha pulito le basi piene di suoi compagni seguito poi dal singolo del 7-2 di Joey Meneses su Cade Smith che ha chiuso ogni speranza di rimonta. Le ultime 3 riprese sono servite solo ad allungare ancora di più il divario, con il punteggio che alla fine recitava un rotondo 10-3 con il Messico così che si è aggiudicato il primo posto del girone. Nell’altra decisiva sfida per il passaggio del turno Mike Trout ha battuto la Colombia 3-2. No, non è un errore di battitura, intendiamo proprio dire che da solo il fuoriclasse degli Angels ha piegato la resistenza e le speranze colombiane. Con un triplo in apertura di partita avrebbe subito permesso ai suoi compagni di passare in vantaggio, possibilità “cestinata” da un doppio gioco causato da una battuta in diamante di Nolan Arenado. Nel terzo inning è riuscito invece lui a portare a casa Mookie Betts per il punto del vantaggio con un singolo. Dopo il calo di Merritt Kelly sul monte che era valso il sorpasso colombiano (doppi di Oscar Mercado e Reynaldo Rodriguez, singolo di Jorge Alfaro) è stato di nuovo l’esterno degli Angels a rimettere le cose a posto sparando una linea a sinistra che ha portato a casa i punti del 3-2 definitivo. Gli Stati Uniti hanno vinto ma, ancora una volta, non hanno affatto convinto faticando decisamente troppo ad avere la meglio. Il momento della verità però è vicino, con i ragazzi di DeRosa che in semifinale dovranno affrontare la fortissima Venezuela, vincitrice dell’altro raggruppamento.
Il Messico invece se la dovrà vedere contro la super sorpresa Portorico che ha fatto fuori la corazzata dominicana in uno scontro drammatico finito 5-2 davanti ad un meraviglioso pubblico che ha incitato i propri beniamini di entrambe le squadre mantenendo un livello altissimo di decibel per tutta la durata dell’incontro. L’equilibrio è stato spezzato al terzo inning quando Christian Vazquez, ex catcher dei Boston Red Sox, ha spedito la pallina tra gli spalti per il vantaggio portoricano. A quel punto Johnny Cueto, partente per la Repubblica Dominicana, si è letteralmente sciolto concedendo due singoli consecutivi a Vimael Machin e Martin Maldonado. L’emorragia non si è placata nemmeno con l’ingresso sul monte del rilievo degli Astros Bobby Abreu visto che Francisco Lindor prima e Kike Hernandez poi hanno ancora battuto valide fino a raggiungere il 4-0. Di fatto questo è stato l’allungo decisivo, anche se la Repubblica Dominicana una vera chance di rientro l’aveva avuta al quinto quando a basi piene e nessun out Manny Machado ha battuto in doppio gioco e Rafael Devers ha alzato un poppone per una facile eliminazione (0 su 9 per lui contro Venezuela e Portorico). Prima di questo c’era stato il solo homer di Juan Soto che aveva accorciato le distanze, ripristinate però dall’inside-the-park-homer di Francisco Lindor arrivato a causa di un erroraccio di Julio Rodriguez che si è fatto scavalcare da un innocuo singolo finito lemme lemme vicino al muro dell’esterno centro. I festeggiamenti per la vittoria sono durati però molto poco; dopo pochi secondi difatti Edwin Diaz (closer della partita) si è accasciato al suolo per un apparente infortunio al ginocchio, apparso subito molto serio. Come risultato è calato il silenzio assoluto sia nel dugout dominicano (anche a causa della cocente delusione) ma anche in quello portoricano ed in tutto lo stadio. Il closer dei Mets è uscito su una sedia a rotelle ma ovviamente ci auguriamo per lui e per i suoi tifosi che non si tratti di nulla di serio. Nell’altra partita, pressoché inutile, Venezuela ha battuto Israele 5-1 con un’ottima prestazione al piatto del terza base dei Mariners Eugenio Suarez, autore del fuoricampo che ha fissato il risultato finale e sul monte di Jesus Luzardo, pitcher dei Marlins autore di 4 solide riprese. Per Israele la consolazione di aver evitato l’ultimo posto e di aver chiuso al settimo inning con l’RBI single di Jakob Goldfarb un digiuno da punti segnati che durava da ben 21 innings.