Alla fine è successo ciò che si temeva e che, forse, qualcuno ha anche un po’ voluto. Tutte le “big” del campionato finiscono nello stesso girone della Poule scudetto, insieme all’outsider Grosseto e al sorprendente Senago. Nell’altro girone, insieme al Nettuno 1945, favorito dalla rinuncia del Sala Baganza a presentarsi al recupero di mercoledì scorso e vittorioso due volte sabato contro il fino ad allora imbattuto Big Mat Grosseto, le altre prime, il Modena e e il Macerata le due seconde: Godo e Ronchi dei Legionari. Questo significa un quarto di finale teoricamente più agevole, sicuramente per la prima del girone G, forse anche per la seconda e la terza. Significa anche, però, finalmente partite più incerte e combattute.
Le dieci squadre, divise nei due gironi si sfideranno in turni di andata e ritorno su tre partite settimanali. La prima giornata è in programma nel prossimo week-end, il week-end del 1-2 luglio sarà dedicato ad eventuali recuperi, l’ultima giornata, infine, è in programma nel week-end del 4-5 agosto. Dal 15 agosto via ai quarti di finale incrociati al meglio delle cinque sfide, poi semifinali e finali al meglio dei sette incontri.
La corsa del Parmaclima al trono del San Marino inizia, come da miglior tradizione, con la classicissima contro la Fortitudo Unipol Bologna. Giovedì Gara-1 a Parma, venerdì e sabato le altre due sfide al “Gianni Falchi” di Bologna. Nell’immediata vigilia della partenza per la Coppa dei Campioni in Olanda, la squadra di Saccardi sarà impegnata al “Cavalli” contro il Senago. Nel week end successivo la squadra ducale riposerà, poi le sfide con Grosseto e San Marino.
(Qui il calendario del girone F)
(Qui il calendario del girone G)
Per il Parmaclima, però, la strada si fa immediatamente in salita. Come noto, la società, guardando anche il rendimento della squadra nella prima fase, ha scelto di privilegiare una maggior solidità difensiva e regolarità nel box di battuta, ingaggiando un giocatore di posizione Luis Gonzales, come secondo straniero, invece di tesserare un secondo lanciatore extracomunitario. Una scelta che abbiamo caldeggiato e condiviso, nella convinzione che il pitching staff fosse sufficientemente fornito e affidabile. Bocchi, con Fabiani, Aldegheri e Pomponi per la partita del lanciatore italiano, Lugo, Guillen,De Leon, Contreras e, come già si prevedeva anche Rondon per le altre due sfide. Si dava insomma per scontato che i problemi al braccio manifestati nelle ultime settimane da Luis Lugo fossero temporanei e velocemente risolvibili. Pare invece che i tempi di recupero del pitcher italo-venezuelano possano essere decisamente più lunghi. Chiaramente tra un Parmaclima con Lugo completamente ristabilito e un Parmaclima con Lugo a mezzo servizio, o addirittura indisponibile c’è una differenza enorme. Senza Lugo, insomma, le speranze della squadra di Saccardi di poter raggiungere lo scudetto si riducono sensibilmente. Anche perché sembra che le altre “competitor” si siano rinforzate con lanciatori extracomunitari in grado di dare un contributo decisivo. Cosa che in gare di sette inning può dare un indirizzo ben preciso alle partite e alle serie di play-off. Parma, sulla carta, pare superiore a tutte le altre nella gara riservata ai lanciatori italiani, con Bocchi che se confermerà le aspettative potrebbe risultare dominante e magari in alcune occasioni liberare almeno uno tra Aldegheri e Fabiani per le altre due partite. Per il resto c’è la garanzia, se starà bene fisicamente, di un Contreras più volte decisivo lo scorso anno e una serie di incognite che avvolgono di incertezza il cammino di una squadra che, va ricordato, risultati a parte, non si può dire abbia incantato nella prima fase. Guillen e De Leon hanno alternato buone prove ad esibizioni balbettanti, Rondon, fondamentale due anni fa, non sembra garantire la necessaria consistenza. Come se non bastasse, Noel Gonzales è fermo ai box, anche se voci lo danno tra i disponibili per l’incontro di giovedì sera, anche se non al top della condizione. Sambucci è ormai rientrato in gruppo, ma non ancora al 100%, Poma appare in ritardo. L’attacco, infine, pur garantendo una soddisfacente mole di produzione punti, manca, diversamente dall’anno passato, di quella potenza che potrebbe dare una grossa mano a risolvere partite chiuse: per il momento nemmeno un fuoricampo. Per concludere: nulla di drammatico, ma rispetto ad un Parma stra favorito, come sembrava ad inizio campionato, troveremo, alla ripresa del campionato una situazione ben diversa. Scordiamoci il Bologna che ha perso con la Ciemme, dimentichiamoci il San Marino che ha ceduto il primo posto al Macerata, squadra anche quella con due soli italiani, da prendere con le molle. Per raggiungere il suo obiettivo, insomma, Parma avrà bisogno di dare qualcosa in più. Di certo, per ora, la favorita resta San Marino. E invertire il pronostico sarà tutt’altro che facile.
Conosciuta la composizione dei gironi, ogni squadra farà i suoi calcoli e adotterà le strategie che riterrà più opportune. Dando un occhio agli incroci dei play-off, potrebbe essere più vantaggioso arrivare terzi piuttosto che primi o secondi. Ma se l’obiettivo è il primo posto, Parma, nella situazione in cui si trova dovrà assolutamente puntare a vincere tutte le serie. Questo potrebbe significare anche dover sacrificare una delle tre partite. Anche se, lo abbiamo visto nel 1986, poi nel 2011, puntare al titolo senza il lanciatore partente straniero spesso non porta fortuna…