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Ci scusiamo con il Parma: nessun veto su Liddi

Un'incomprensione su una frase riferita da un dirigente del Parma ci ha indotto a credere ad un veto, temporaneo, sulle interviste ad Alex Liddi. Le nostre scuse alla società che non usciva bene da quella situazione

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Quando si sbaglia è giusto ammetterlo e chiedere scusa, anche se a sbagliare ci hanno indotto altri.

I fatti: Come scritto nell’articolo di ieri sera, giorni fa ci eravamo messi d’accordo con Alex Liddi per avere le sue primissime dichiarazioni da giocatore del Parma, nel caso le Aguilas di Veracruz fossero statwe eliminate dai Play-off, subito dopo la partita, per dare agli appassionati la possibilità di leggere le sue dichiarazioni a caldo, in esclusiva. Alex però, nel traffico dell’organizzazione per l’arrivo in Italia, la partenza immediata per Veracruz (giocava in trasferta) e la preparazione dei bagagli, non è stato disponibile per gran parte della giornata.

Nel pomeriggio di ieri ci siamo incontrati, per motivi non inerenti il baseball con una persona che fa parte dell’organigramma della società. Quando gli ho riferito che avevo questo accordo, mi ha detto “Ah, no, agli è stato detto, assolutamente di non rilasciare dichiarazioni. E’ già pronta la conferenza stampa (poi ho scoperto che non era invece ancora organizzata) per lunedì, fino ad allora niente.” Con qualche borbottio, ho preso atto e ho creduto alle sue parole, visto appunto, che non avevo ancora avuto risposta da Alex, che mi ha mandato poi un vocale in serata, scusandosi. Tra l’altro la persona in questione mi ha anche mostrato il piano voli per il viaggio di Liddi verso l’Italia, con la preghiera di non diffonderlo e tenermelo per me  (e così ho fatto), a maggior ragione ero portato a credere che mi avesse detto la verità.

Quindi, un po’ deluso dal fatto che per un evento del genere che meriterebbe il massimo della visibilità la società aveva messo in atto un comportamento incomprensibile. Quindi ho preparato l’articolo sul contributo che Liddi avrebbe potuto portare, aprendolo con lo sdegno per questa situazione. In mattinata ho iniziato a ricevere messaggi, da parte di dirigenti, nei quali mi si chiedeva conto del mio scritto, visto che nessuno aveva mai preso una posizione del genere. Anche la persona che, davanti ad una testimone, ha fatto le sopracitate dichiarazioni, ha categoricamente negato di averlo detto. Ho quindi intuito che, probabilmente stava scherzando e io non l’ho capito. Credo avrebbe dovuto accertarsene, ma non importa. Mi importa invece rivolgere tutte le scuse possibili ad una società che in questo caso non meritava assolutamente questa figura e che era evidentemente estranea a quel tipo di posizione. Quindi chiedo scusa alla società e invito tutti a non dare importanza a quella parte di articolo e ad evitare alcun tipo di polemica, concentrandosi su quello che sta succedendo sul campo.

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