Presentazione un po’ in sordina per il Parmaclima in una data insolita (“Era purtroppo una data obbligata”, ha spiegato l’addetto stampa Gianluigi Calestani in apertura), con la città vestita a festa e le autorità e i media impegnati nelle celebrazioni del 25 aprile, ma non per questo meno importante, per una squadra che punta apertamente alla riconquista del titolo italiano a quattordici anni di distanza. Ci crede il presidente Luca Meli (Guarda qui il suo discorso introduttivo), ci crede Maurizio Renaud (Guarda qui) e ci crede il General Manager Massimo Fochi,  (Guarda qui) che insieme al team manager Marco Campanini (Guarda qui) si è districato durante l’inverno tra nuove norme, giocatori in partenza, concorrenza di altri club, alla costruzione di un gruppo, per il quale si è badato soprattutto, hanno ribadito tutti, allo spirito di squadra e al senso di appartenenza, sia di chi è arrivato, che di chi è rimasto. E dello zoccolo duro che ha rappresentato la squadra negli ultimi dieci-quindici anni, quest’anno è rimasto il solo Stefano Desimoni (Guarda qui),  nominato Capitano proprio nella sua ultima stagione da giocatore, che vivrà principalmente in panchina (“L’esempio i veterani lo devono dare dal dug-out, non dal campo”, ci è stato detto) e in cambio del fondamentale apporto che darà alla squadra e allo staff tecnico, avrà la possibilità di collezionare un numero sufficiente di presenza che gli permettano di scalare, nella classifica delle presenze con la divisa del Parma, quelle posizioni ancora raggiungibili. Ricordiamo che ad oggi, l’esterno mancino è il quinto giocatore per numero di presenze nella storia del club, del quale ha fatto “un ripasso con i miei compagni, affinchè tutti abbiano ben presente cosa significa giocare in questa squadra, che rappresenta non solo i dirigenti e i collaboratori della società, ma tutto il movimento del baseball, cosa che ho potuto imparare negli anni, avendo avuto la fortuna di nascere in questa città e grazie alla mia famiglia, masticare e vivere di baseball tutti i giorni da trentotto anni a questa parte” (quella del 2024 è la trentanovesima stagione della famiglia Desimoni nel mondo del baseball….sarebbe anche ora che ci facessimo da parte…).

Soddisfatto il manager Saccardi (Guarda qui), per la disponibilità che tutto il gruppo, inteso come società, staff e squadra, gli sta dando in questo primo periodo di amichevoli e allenamenti e si augura che questa situazione possa proseguire, per puntare a “quel regalo al presidente” a fine stagione. Il manager si è soffermato sulle caratteristiche del campionato che, se da un lato permettono di confrontarsi fin da subito con le squadre migliori, evitando un mese di vittorie inutili, dall’altro, con i sette inning snatura le caratteristiche del gioco “Credo che con i sette inning vengano a mancare in realtà le prime due riprese, non le ultime. In questo modo cambia tutta la strategia. Una squadra può giocare tutta la partita con un lanciatore ed eventualmente un closer. Ma se è il prezzo da pagare per giocare tre partite, per il momento ci adeguiamo”

Il Parmaclima edizione 2024 è indubbiamente una squadra costruita con intelligenza, seguendo le necessità emerse dallo scorso campionato, nei limiti delle disponibilità economiche. Due lanciatori stranieri, con il rientrante Casanova e Raymond Figueredo, entrambi da Cuba, che saranno i partenti del primo e terzo incontro settimanale, Claudio Scotti e Manuel Santana a dare man forte all’intoccabile Matteo Bocchi della scorsa stagione nella partita dell’italiano e il comunitario, venezuelano di passaporto spagnolo, Perez a disposizione per il primo e terzo incontro come rilievo. In caso di necessità potrà salire sul monte anche la “stellina” sarda Ganriele Angioi, giunto a Parma dopo anni di corteggiamento, che prenderà solitamente posizione in seconda base, con l’altro giovane Scerrato, da Nettuno, come back-up. Agli angoli del diamante altri due nuovi innesti, entrambi di passaporto comunitario: in prima Manuel Ascanio, che fino a quando non rientrerà Giulio Monello dagli USA sarà anche il secondo ricevitore e in terza prenderà posto la mazza pesante della squadra, Wander Encarnacion, che ha catturato l’attenzione generale agli Europei seniores dello scorso anno. Per chiudere il diamante, infine, notizia di pochi giorni fa è la conferma del terzo straniero, Luis Gonzales, dopo l’ottima stagione 2023, una delle poche note liete a dir la verità. In campo esterno la grande nopvità, in cui la società crede molto, è rappresentata dall’investitura a esterno centro titolare di Tommaso Battioni, affiancato a destra da Luis Gonzales e a sinistra da Alessandro Flisi. Il designato sarà Cesare Astorri, che all’occorrenza potrà giocare anche in prima o esterno. Una squadra definita duttile, perché, secondo lo staff dirigenziale, ogni posizione è coperta da almeno due giocatori. Non resta che aspettare i verdetti del campo, fin da domani, quando la truppa di Saccardi, dopo l’ultima doppia amichevole a Bologna di sabato scorso, esordirà sul terreno dello Janella di Grosseto, contro una squadra rinforzata che non fa mistero di puntare in alto. Si parte per una regular season, costituita da trenta partite che, in realtà, sarà una sorta di spring training competivo, visto che tutte le sei squadre del girone accederanno ai play-off. Resta da stabilire la griglia, ma la posizione, lo si è visto in passato, non è così importante. L’esordio casalingo al Cavalli, per la settantacinquesima stagione della società, che lo ricorda con un logo sul cappellino, è previsto per la prossima settimana con la tripla sfida con l’Unipol Bologna campione d’Italia e grande favorita anche quest’anno. L’ultima novità è rappresentata dalla terza casacca, gialla e blu con una fantasia caratterizzata da tante grandi P, simbolo del club. Ai tifosi il giudizio.

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