Nel corso dell’ultima seduta, il consiglio federale ha deliberato la formula per il campionato di serie A 2025, seguendo le direttive già indicate nella circolare attività agonistica del 2024, con un tempismo da molti ritenuto inopportuno, a circa un mese dalle elezioni, mettendo di conseguenza in difficoltà chi dovesse, eventualmente, subentrare e sarà costretto a rinviare di un anno eventuali cambiamenti, ritardando una volta di più una ristrutturazione resa assolutamente necessaria dalla situazione del movimento, ormai in caduta libera. Oltretutto, probabilmente con il beneplacito delle società, che ovviamente ben si guardano dall’esporsi in merito, è stata partorita l’ennesima formula cervellotica e priva di senso logico.
Anche per la prossima stagione si è infatti riproposta l’assurdità di una regular season inutile per otto delle trenta squadre partecipanti, già qualificate ai Play-off, indipendentemente dal piazzamento. Le otto migliori squadre del campionato 2024 sono state infatti divise in due gironi da quattro, si sfideranno in tre gare settimanali sulla lunghezza delle sette riprese, in fasi di andata, intergirone e ritorno. Successivamente parteciperanno agli ottavi di finale, insieme alle prime due classificate di ognuno degli altri quattro gironi, due da sei squadre e due da cinque.
Il campionato, che inizierà nel week-end del 18-19 aprile, terminerà, con l’eventuale Gara-7 delle Italian Baseball Series, il 6 di settembre. Per permettere alla nazionale di partecipare al campionato europeo.
Le squadre classificate dal terzo al quinto o sesto posto, a seconda del girone di appartenenza, disputeranno invece la Poule Retrocessione. Che quest’anno non sarà più rappresentata da altrettanti gironi all’italiana, assolutamente inutili per gran parte delle partecipanti che dopo due turni si ritrovavano già virtualmente salve, bensi da tre serie al meglio delle cinque partite di nove inning. Alla prima fase partecipano tutte e sedici le squadre, abbinate in base alla posizione di classifica (3’Girone C vs 6’ Girone F; 4’ Girone E vs 5’ Girone D ecc..). Le otto vincenti terminano la stagione, mentre le otto perdenti si sfidano in un’altra serie al meglio delle cinque partite. Anche al termine di queste serie, le vincenti saranno salve, mentre le perdenti si sfideranno in ulteriori due serie, le cui squadre perdenti retrocederanno in serie B
Un’altra novità è costituita dalla disputa di una “fase di qualificazione ai gironi A e B 2026”, tra le perdenti degli ottavi di finale (al meglio delle cinque partite di sette inning) e le perdenti dei quarti di finale (sempre al meglio delle cinque partite di sette inning). Con l’anomalia, puramente teorica, vista l’enorme disparità di forze in campo, che una squadra qualificata ai quarti di finale possa ritrovarsi nel 2026 retrocessa nei gironi C-D-E-F (Perché chiamarla Serie A2 non si può).
Ma non è finita qui, perché c’è anche la Coppa Italia. Anzi, forse: “Al termine del campionato le squadre saranno libere di iscriversi alla Coppa Italia e la formula sarà in funzione delle squadre iscritte”. Un po’ come si faceva nei tornei di calcio dei bar nelle mitiche estati degli anni ’80, insomma. Chi vuol giocare si iscrive e noi lo faremo giocare, giustamente.
Da notare che le squadre vincenti della prima fase della Poule Retrocessione avranno terminato il loro campionato il 13 luglio. Vedremo quanti dopo un mese, all’alba di ferragosto, avranno voglia di tornare dalle ferie per giocare la Coppa Italia, che forse si farà o forse no, quando, con quali e quante squadre non si sa.